Nivolumab conferisce un significativo beneficio di sopravvivenza globale nel carcinoma a cellule squamose del testa-collo recidivato o metastatico
Nivolumab ( Opdivo ) ha continuato a conferire un significativo beneficio di sopravvivenza globale rispetto alla scelta terapeutica dello sperimentatore tra i pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo ( HNSCC ) recidivante o metastatico, in base ai dati a lungo termine dello studio di fase 3 CheckMate 141.
Nivolumab, un inibitore del checkpoint immunitario PD-1, ha mantenuto un profilo di sicurezza favorevole.
La prognosi a lungo termine per i pazienti con tumore HNSCC metastatico è storicamente non-favorevole, con una sopravvivenza globale mediana inferiore a 6 mesi.
Lo studio CheckMate 141 ha interessato 361 pazienti con tumore HNSCC recidivato o metastatico con progressione durante o dopo la terapia a base di Platino.
Un totale di 240 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane.
Gli altri 121 pazienti hanno ricevuto la terapia scelta dallo sperimentatore, che comprendeva Metotrexato, Docetaxel o l'inibitore di EGFR Cetuximab ( Erbitux ).
Dieci pazienti assegnati alla terapia scelta dallo sperimentatore hanno ricevuto in seguito l'immunoterapia.
La sopravvivenza globale è stata utilizzata come endpoint primario. Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sicurezza.
Il follow-up minimo è stato di 24.2 mesi.
Nivolumab è apparso associato a una sopravvivenza globale mediana significativamente migliorata nella popolazione generale ( 7.7 mesi rispetto a 5.1 mesi, hazard ratio, HR=0.68, IC 95%, 0.54-0.86 ) e più alto tasso di sopravvivenza globale a 2 anni ( 16.9% vs 6% ).
Sono stati valutati i risultati sulla base dell'espressione di PD-L1 e dello stato di HPV ( papillomavirus ).
Nivolumab ha significativamente esteso la sopravvivenza globale mediana, rispetto alla terapia scelta dallo sperimentatore tra i pazienti con espressione PD-L1 dell'1% o superiore ( 8.2 mesi vs 4.7 mesi, hazard ratio, HR = 0.55, IC 95%, 0.39-0.78 ), tra quelli con malattia HPV-positiva ( 9.1 mesi vs. 4.4 mesi, HR = 0.6, IC 95%, 0.37-0.97 ) e tra quelli con malattia HPV-negativa ( 7.7 mesi vs. 6.5 mesi, HR = 0.59, IC 95%, 0.38-0.92 ).
Nel sottogruppo di pazienti con espressione di PD-L1 inferiore all'1%, i pazienti trattati con Nivolumab hanno dimostrato un rischio ridotto del 27% per la mortalità a 2 anni.
Sebbene in assenza di siginficatività statistica, l'hazard ratio è risultato più basso nel tempo, misurato a 6 mesi di follow-up ( HR=0.89, IC 95%, 0.54-1.45 ), a 1 anno ( HR=0.83, IC 95%, 0.54-1.29 ) e a 2 anni ( HR=0.73; IC 95%, 0.49-1.09 ).
Sono state risposte complete tra i pazienti nei gruppi con più alta e più bassa espressione di PD-L1.
Una percentuale più alta di pazienti a cui è stata assegnata la scelta della terapia da parte dello sperimentatore ha riportato eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o di grado 4 ( 36.9% vs 15.3% ).
Sono stati riportati 2 ( 0.8% ) decessi correlati alla tossicità nel gruppo Nivolumab e 1 ( 0.9% ) decesso correlato al trattamento nel gruppo terapia scelta dallo sperimentatore.
Nivolumab è l'unica immunoterapia in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza globale rispetto alla terapia scelta dallo sperimentatore nel tumore HNSCC metastatico dopo Platino. ( Xagena2018 )
Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting, 2018
Onco2018 Neuro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Relacorilant più nab-Paclitaxel nei pazienti con carcinoma ovarico recidivante resistente al Platino
Nonostante i progressi terapeutici, gli esiti per le pazienti con tumore all'ovaio resistente / refrattario al Platino rimangono sfavorevoli. La...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Durvalumab con o senza Tremelimumab rispetto al regime EXTREME come trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule squamose recidivante o metastatico della testa e del collo: studio KESTREL
I pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivante o metastatico ( R/M HNSCC ) hanno...
Effetto della sola radioterapia rispetto alla chemioradioterapia concomitante sulla sopravvivenza senza recidiva della malattia nei pazienti con carcinoma rinofaringeo a basso rischio
La chemioradioterapia concomitante è stata il trattamento standard per il carcinoma nasofaringeo ( NPC ) in stadio II sulla base...
Atezolizumab adiuvante rispetto al placebo per i pazienti con carcinoma a cellule renali ad aumentato rischio di recidiva dopo resezione: studio IMmotion010
Lo standard di cura per il carcinoma a cellule renali locoregionale è la chirurgia, ma molti pazienti vanno incontro a...
Tivdak basato su Tisotumab vedotin nel carcinoma della cervice recidivante o metastatico precedentemente trattato. Approvazione accelerata da parte della FDA
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha concesso l'approvazione accelerata a Tivdak ( Tisotumab vedotin-tftv; Tisotumab vedotin...
Ciclofosfamide metronomica orale nel carcinoma ovarico recidivato
L'obiettivo dello studio è stato quello di descrivere l'attività clinica della Ciclofosfamide metronomica in una popolazione di pazienti con carcinoma...
Pembrolizumab in monoterapia per il carcinoma squamocellulare cutaneo recidivante o metastatico: studio KEYNOTE-629
Le opzioni di trattamento sono limitate per i pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose ( cSCC ) ricorrente e/o...
Carcinoma uroteliale recidivante metastatico: la combinazione Acalabrutinib più Pembrolizumab non ha migliorato gli esiti
Uno studio di fase 2 ha mostrato che l'aggiunta di Acalabrutinib ( Calquence ), un inibitore della tirosin chinasi di...
Studio monarchE: Abemaciclib associato a terapia endocrina ha mostrato miglioramenti rispetto alla terapia endocrina da sola nel carcinoma mammario HR+ HER2- precoce, ad alto rischio di recidiva
Abemaciclib ( Verzenio ) in combinazione con la terapia endocrina adiuvante standard ha raggiunto l'endpoint primario di sopravvivenza invasiva libera...